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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

La Farmacia Naturale

  Anche il solo uscire nei campi e boschi ti cura: il movimento, il faticare (sudare fa bene, limitatamente) il respirare aria pulita baciati dal sole, fa bene al corpo ed allo spirito. Se poi unisci la raccolta di erbe curative allora hai trovato la tua farmacia naturale. Oggi raccolgo ancora Iperico per farlo seccare ed usarlo poi in decotto e lei, l'aromatica e profumata Achillea Millefolium. Chiamata anche Millefiori, Millefoglio, Sanguinella, è ricca di proprietà: antinfiammatoria, antipiretica, antispasmodica, sedativa e vulneraria. Si raccoglie ora a giugno, fiorita, tenendo foglie e sommità fiorite e facendola seccare all'ombra. Io la uso in infuso per i dolori mestruali principalmente e in abbinamento con altre erbe in caso di febbre, influenza e raffreddore. Essendo molto aromatica viene anche impiegata per grappe al profumo di montagna )O(

Tempo d'estate

  In pieno tempo del Solstizio d'estate torno lassù, dove tutto è più chiaro e il respiro si fa leggero. Sì perché nonostante la fatica di arrivarci quando arrivo lì mi sento piena di energia e lieve come una piuma portata da questa piacevole brezza di oggi. Come un magico portale, il bosco si apre su questa radura sulla cresta del monte: un altro mondo. In questi giorni di energia potente, dove le proprietà delle erbe sono al massimo è inevitabile che la mia attenzione venga catturata da vari esemplari.  Qualcuno disse "Attorno a casa crescono le medicine di cui hai bisogno". La potenza del Sole, le erbe, gli spiriti del bosco che in queste notti di Mezza Estate si fanno sentire, tutto è magia )O(
  Le linee, le ombre, i colori cupi che mi piacciono. Un mondo rovescio in una pozzanghera, un volto nascosto, il verde esplosivo.       La nostalgia che mi dà il biancospino in fiore, ricordi di un fuoco in un cerchio di donne che ci starebbe lì poco lontano dal noce. Struggimenti persistenti.   Dal web. "Nella mitologia romana, il biancospino è la pianta consacrata alla dea Flora (la dea della primavera) e alla dea Maia (la dea del mese di maggio), secondo la leggenda si narra che la dea Maia imponeva la castità e, quindi, durante il suo mese non si potevano celebrare matrimoni. In casi veramente eccezionali quando celebrare il matrimonio era necessario, per placare le eventuali ire di Maia, si dovevano accendere in suo onore cinque torce fatte di legno di biancospino. In epoca medioevale durante il mese di maggio era usanza popolare mettere un albero di biancospino nella piazza del paese, questo veniva poi riccamente decorato e qualche giorno dopo si celebrava una