Ho
sognato infinite scale da quando ho ricordi, da quando ero più
giovane. Scale di tutti i tipi e materiali che si libravano fino ad
altezze impossibili o che si sviluppavano in orizzontale, per quanto
assurdo.
Una
cosa sola in comune, l'estrema esilità della loro struttura.
Sembravano sempre sul punto di infrangersi e cadere in mille pezzi.
E
magari trascinare anche me nella loro caduta, di cui non scorgevo la
fine.
Ricordo
una scala in legno orizzontale, unica unione tra due pianerottoli
all'interno di un palazzo altissimo e stretto (una torre forse?),
dovevo raggiungere l'altro pianerottolo dove ad attendermi c'erano
alcune donne, di cui non rammento i volti. Su ogni gradino vi era
appoggiato un libro ed io non capivo come potessero rimanere in
equilibrio su quei piccoli paletti rotondi. Anch'io mi avventuravo su
quella scala a pioli orizzontale, ma ero terrorizzata dalla
possibilità di cadere nel vuoto.
Arrivai
quasi alla fine, quando il piolo sotto al mio piede si ruppe e mi
sentii precipitare ma una mano mi afferrò il polso.
Una
delle donne (un'amica?) tentava di issarmi sul loro pianerottolo.
“Andate
a chiamare un uomo!” gridavo, temendo non avesse forza abbastanza.
“Non
ti serve un uomo, puoi farcela da sola” mi rispondeva lei.
In
quel momento scoprii di avere la forza per tirarmi su ed arrivare in
salvo.
Che
strano sogno, vero? Ma pregno di significato.
In
un altro sogno invece era una scala che si sviluppava in alto,
all'interno sempre di un palazzo stretto. Girava su sé stessa,
debole, esile, una costruzione impossibile. Scalini mancanti, alcuni
rotti e sempre il terrore di cadere prima di arrivare in alto.
Perchè sempre scale? Dove devo arrivare?
Perchè sempre scale? Dove devo arrivare?
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