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Equinox - Mabon


Equinozio o Equinox significa "notte uguale" ed è il secondo momento dell'anno in cui il giorno e la notte sono perfettamente in equilibrio. L'equinozio d'autunno è conosciuto come Mabon, il giovane Dio della vegetazione e del raccolto, è il figlio di Modron, un altro nome della Dea Madre, o anche Alban Elfed, dal gaelico e cioè luce dell'acqua, acqua intesa come oceano cosmico in cui il Sole si immergerà gradualmente a partire da questo giorno. L'equinozio è sicuramente un momento di grande equilibrio ma anche di cambiamento. L'arco tracciato dal Sole nel cielo si sposta sistematicamente sempre più a sud e le tenebre cominciano a prevalere sulla luce.

Ogni anno il 22 settembre il Sole entra nel segno zodiacale della bilancia. Questo punto equinoziale, secondo la tradizione cristiana, è dominato dall'arcangelo Michele, che viene rappresentato con una bilancia, che simbolicamente serve per pesare le anime. La bilancia è anche espressione di equilibrio e della giusta misura di tutte le cose e implica la consapevolezza dell'abbandono del vecchio modo di essere per andare incontro a uno nuovo: la congiunzione degli opposti. La festa dell'arcangelo Michele assieme a Gabriele e Raffaele, ricorre il 29 settembre, anticamente giorno di mercurio, il messaggero degli dei, e nei paesi anglosassoni il periodo equinoziale dell'autunno è chiamato appunto Michealmas. Michele è arcangelo di fuoco e luce, che con la sua spada fiammeggiante combatte con il drago, la negatività, l'oscurità, un Apollo ,Dio della luce, la sorgente luminosa che prevale sull'energia negativa. Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi misteri eleusini, basati sul simbolismo del grano, che celebravano il mito di Persefone e sua figlia Demetra. Persefone venne catturata da Ade, dio degli inferi. Sua madre Demetra, Dea del grano la cercò ovunque lamentando la perdita della figlia e rifiutando di far fiorire e fruttificare la terra. Il suolo divenne spoglio e desolato e gli uomini invocarono l'aiuto degli dei. Gli dei riuscirono a far addormentare Demetra con i fiori del papavero per nove giorni e in quel tempo convinsero Ade a far ritornare Persefone. Ma Persefone aveva mangiato tre chicchi di melograno, cibo dell'altro mondo offertole da Ade e fu destinata a trascorrere tre mesi ogni anno nel mondo degli inferi, mesi nei quali cadeva l'inverno. Persefone era discesa negli inferi, come il sole negli inferi celesti e come il sole sarebbe tornata a primavera.
I popoli antichi consideravano gli equinozi e i solstizi come momenti topici dell'anno, nodi fondamentali del ciclo annuale delle stagioni e quindi momenti critici come tutti i momenti di passaggio: perciò l'equinozio d'autunno era una festa di ringraziamento sia per il raccolto dei campi che per le esperienze fin qui maturate. Al sopraggiungere della notte i Celti accendevano falò attorno ai quali la tribù si riuniva per banchettare e rivolgere preghiere alla grande Madre per un buon raccolto anche per l'anno a venire e protezione dalle insidie dell'inverno.
L'autunno è l'epoca dei frutti maturi. Ha inizio il ciclo di declino e di novità: come il frutto si separa dalla pianta e il seme si separa dal frutto e viene mangiato o conservato, così l'anima si separa dal corpo. E' il momento della preparazione alla stagione del raccoglimento interiore. Tutto può apparire triste, le foglie cadono, gli animali si rintanano. Le giornate si accorciano e il vento spira sempre più freddo. E' il momento che precede la morte, il grande silenzio. E' tuttavia un momento necessario a garantire la continuità del Grande Cerchio della Vita, della Ruota del Tempo. Senza Autunno non ci sarebbe la primavera.
Abbiamo l'opportunità di prepararci alla trasformazione nella consapevolezza che il nostro autunno ci condurrà, passo dopo passo, dentro la stagione del buio e del grande freddo. Un eccezionale ripiegamento interiore, un viaggio dentro la nostra oscura profondità, fino a che la nostra piccola scintilla luminosa si trasformerà in fiaccola che ci guiderà lungo un sentiero della risalita verso la luce, la rigenerazione, la rinascita. Approfittiamo quindi di questo periodo per fare il punto della situazione, magari ripensando a  tutto quello che siamo riusciti a realizzare e i progetti incompiuti, e i motivi che ci hanno impedito di concluderli.


Tratto da "Feste Pagane" e la "Notte degli Spiriti"

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