Giugno, Luna piena del miele...
Chissà mai perché questo nome? Il momento è quello giusto, la stagione è avviata, le acacie, i fiori di campo... le api hanno già lavorato parecchio.
Purtroppo le tante piogge non hanno aiutato la produzione, ma siamo positivi, forse con il castagno andrà meglio.
Il miele, alimento da me adorato fin da bambina, da quando un gentile apicoltore portò nella mia scuola dei telaini, con le cellette piene di miele per farcele conoscere e il suo gentile omaggio di un pezzo di cera grondante miele mi sembrò il dolce più squisito.
E mai più ritrovato.
Infatti niente a che fare con il miele industriale, sempre uguale nel gusto e colore. Non è possibile.
Il vero miele cambia ogni anno composizione, in base alle fioriture.
Allora, da adulta, arriva l'idea di provare a tenere una casetta di api per la produzione familiare, ma ben presto si appassiona il marito al mestiere di apicoltore e, sempre rimanendo un hobby dopo il lavoro in ufficio, le casette diventano sei.
Molte le peripezie.
Produrre miele è sempre più difficile, perché oltre alle avversità atmosferiche, si aggiungono malattie e parassiti. Morie inspiegabili o imputabili ai prodotti chimici in agricoltura.
Una vera giungla.
Ma ammirare le api in volo, al lavoro con la loro danza perfetta, ha un fascino che solo chi lo vive capisce.
Allora che venga un pò di tribolazione se la magia resta...
Clicca qui per vedere alcune immagini delle nostre api.
Clicca qui per vedere il video del primo sciame che abbiamo preso.
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