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Un parto in Tenda Rossa - Emozioni


Ad una settimana dal parto chiedo ai neogenitori Alessia e Antonino (operatori olistici e sciamani - vedi post sulla Nascita come rito di passaggio) le loro sensazioni, il loro sentire riguardo questa loro esperienza unica e irripetibile.
Mamma Alessia ci racconta: "Ho vissuto una gravidanza molto serena, tranquilla. Ho sempre fatto ciò che facevo prima,anzi ho avuto esperienze nuove e la gravidanza mi ha fatto vivere ancora con più magia. 
Cerco sempre, grazie al lavoro che ho fatto su di me di affidarmi alla vita e vivere nella gioia e nell'amore ogni giorno.
Quando ho incontrato Elena ho sentito un feeling molto forte e anche se potevo scegliere di partorire più vicino a casa io mi sarei affidata solo a lei e lo sentivo dentro.
Man mano che arrivava la data presunta sentivo l'emozione salire. Quell'emozione che sentono i bimbi quando fanno una cosa nuova e sono elettrizzati, emozionati, e non vedono l'ora che arrivi il momento.
Quando ho sentito la prima contrazione ho pensato: ci siamo. Ora voglio trovare il modo di vivere questa esperienza senza quei condizionamenti che la società impone, senza paure nè ansie.
Alla prima contrazione ho sentito male ma sapevo che potevo scegliere come vivere questo momento. 
Potevo viverla nel dolore, con ansia, oppure  decidere di entrare in un altra "porta": quella della magia e ascoltare oltre tutto questo.
Così fin dalle prime contrazioni ho capito come poter connettermi alla "porta magica" e quando sono entrata in quello stato è diventato uno spazio dove poter godere il momento.
Quando sono arrivata alla tenda rossa avere il supporto di Elena è stato meraviglioso.
La sua centratura è ammirevole e sono onorata di aver potuto condividere questo momento con lei.
Vedere i suoi occhi mi ha permesso di entrare ancora più in profondità per esprimere con i vocalizzi le spinte per far nascere Michelangelo.
Ho preso forza e mi sono alzata aggrappandomi alla stoffa che mi ha aiutato a rimanere in piedi per poter farlo nascere in questa posizione.
E in poco tempo Michelangelo è nato. Appena l'ho preso in braccio ho ringraziato la vita più volte, tante volte. Grata di aver avuto un dono così grande. Ho promesso di mettermi al servizio di questa anima che ci ha scelto perché possa fare il percorso che da lassù ha scelto di fare.
Poi vedere il papà e mio compagno, sentirlo vicino, sentire che mi aiutava con il suo amore e vedere che ha iniziato a piangere e ridere contemporaneamente, osservare che aveva il viso estasiato e stupito anche per il mio modo di essere è stato magico. È stato magico anche vedere i miei due amori e sentire questa bolla che si formava intorno a noi. La nostra famiglia che si stava creando sulla terra.
Ringrazio ancora con tanta gratitudine Elena perché è una donna meravigliosa, centrata, professionale, sensibile e piena di energia. Aiuta tante donne non solo nel momento del parto ma in tutto il percorso, dando informazioni preziose che nessuno conosce e ti fa capire che la vita è più semplice di ciò che ci dicono sia.


Il papà Antonino racconta: "La gravidanza è trascorsa serena, Alessia ha vissuto una gravidanza bellissima. Mi sono affidato a Elena e alla vita. Ero tranquillo. Il momento del parto è arrivato in fretta, eravamo a casa e il travaglio non me l'aspettavo così veloce e la mia mente ha cercato di prendere il sopravvento, perchè una parte di me ci teneva a donare a Michelangelo un parto nella Natura e la fretta mi ha stravolto un po', al punto di azzardare dei sorpassi in auto che normalmente non avrei fatto.
In Tenda Rossa però è tornato tutto come doveva essere. Elena era sicura, Alessia era centrata, concentrata, sentiva il dolore e lo faceva fluire con vocalizzazioni e in quel momento mi sono molto emozionato. Ho sentito che stava per nascere. Una parte di me si è messa in ascolto ed è stato come se avesse iniziato a curarsi. Alessia poi si è alzata in piedi, aggrappata alla stoffa appesa per aiutarla a stare in posizione eretta e ho visto la testa di Michelangelo. E' arrivata la gioia! Per noi, per tutto! Mi sono sentito parte del tutto!
Una connessione di una profondità incredibile. Un guarire il passato, guarire cose che ho detto che non avrei voluto. Sono diventato genitore e ho capito cosa significa essere padre. Ho sentito il calore di un figlio, della placenta, e la gioia che mi ha fatto ridere e piangere. Una gioia infinita.
Forse avere un figlio a 51 anni è sicuramente diverso che a 20 o 30. Inoltre il percorso fatto mi ha permesso di accogliere tutto questo come un vero regalo. Posso finalmente crescere un figlio mio, che è stato voluto, cercato e che vogliamo cresca consapevole. Sono veramente grato. Per il divino, per tutto. E ringrazio tutti, anche i miei genitori che mi hanno dato la vita, che mi hanno fatto crescere. E mio figlio, che diventerà un maestro, per noi e per gli altri.
Ringrazio Elena che ha permesso tutto questo. Senza di lei non si sarebbe potuto realizzare."
Elena, l'ostetrica che li ha seguiti, aggiunge che da subito ha sentito un feeling con loro e che si sente onorata di averli accompagnati in questo cammino di accoglienza di una nuova vita.
Che dire? Al di là di tutto, al di là delle polemiche scatenate sul web da persone in contrasto con questa scelta personale, al di là di critiche e delle segnalazioni assurde, cosa resta? La cosa più importante: l'Amore. Quello di due persone che hanno realizzato il più grande desiderio e quello di un bimbo, appena giunto tra noi, che ignaro di tutte queste cose camminerà per la sua strada, guidato dai suoi meravigliosi genitori.





Commenti

  1. grazie, grazie e ancora grazie!!!
    Queste sono le storie che andrebbero raccontate e divulgate
    Così si accoglie una Vita e chi scrive è un'ostetrica che racimola ogni giorno la fiducia necessaria perchè tutto questo possa avvenire con sempre maggiore frequenza

    La Terra, La vita, la vostra unione Sacra saranno patrimonio per vostro figlio e questo vorrà dire un Uomo più connesso su questa Terra. Non posso che ringraziarvi per me, per la Terra stessa

    Marzia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marzia! Grazie per le tue parole! Mi fanno davvero piacere, anche il fatto che tu comprenda il significato di tutto questo. Specifico che io che scrivo non sono Elena l'ostetrica, ma Sara, una sua amica che ha deciso di raccontare queste bellissime stroria di vita. Grazie ancora e buon cammino <3

      Elimina

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