Lughnasadh, la festa del grano era ed è ancora uno dei più importanti eventi dell'anno agrario dell'Europa antica.
La mitologia più antica raccontava di due figure femminili, madre e figlia, a rappresentare il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare: la Vecchia del grano che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, raffigurata come bambola formata con le spighe dell'ultimo covone e conservata come talismano per tutto l'anno.
Lugh, dio del fuoco e della luce, dà il nome a questa ricorrenza, ed è legato alle popolazioni agricole. Era un capo del popolo della Dea Dana e scambiò la vita di un nemico con i segreti dell'agricoltura. Come per Beltane abbiamo Bel, per Lughnasadh abbiamo Lugh. Divinità anche delle arti e patrono di molte città, già anticamente famose per fiere artigiane come Lione, in origine chiamata Lugdunum.
Il vero scopo della festa è il raduno delle popolazioni al momento del raccolto sulle terre coltivate, terre che costituiscono il corpo materiale della Dea, della Madre Terra.
Tempo di baldorie favorite dal calore estivo in cui si celebra l'inizio del raccolto e l'offerta dei primi frutti agli Dei, la potenza della luce solare e l'abbondanza della Natura.
CELEBRARE LUGHNASADH
Tempo di gioia e abbondanza e amore, tempo di vacanza, un periodo in cui godere dei frutti delle nostre fatiche, tempo in cui possiamo vedere i risultati delle fatiche dei mesi precedenti. Ma anche di preparazione all'autunno, al futuro, momento in cui dobbiamo capire che il sacrificio, la fine di qualcosa è trasformazione, non fine vera e propria.
Per celebrare ritualmente questa festa, all'alba del 1 agosto o nel pomeriggio, procuriamoci alcune spighe di cereali, una pagnotta e una coppa di vino. Accendiamo tre piccoli fuochi oppure tre candele gialle o dorate. Iniziando da quella di destra si dice "In onore di Lugh, Dio della Luce" poi a sinistra "In onore della Dea della Terra" infine la centrale "In onore del Re del grano che muore per donarci la vita". Ora con le spighe formiamo un mazzo, legandolo con un nastro dorato e collocandolo in mezzo alle candele. Con una manciata di cereali in mano compiamo lentamente un giro a spirale attorno al nostro mazzo, in senso antiorario. Camminando si lascia cadere lentamente un chicco dietro di noi, dicendo "Percorro il sentiero della Madre Terra". Dopo aver compiuto 3 giri attorno al mazzo ci si ferma in meditazione sul significato del grano e poi si torna verso il mazzo, ma in senso orario. Si lasciano cadere altri chicchi dicendo "Percorro il sentiero del Dio della Luce".
Meditiamo sul Dio Sole che sta per iniziare il viaggio verso l'altro mondo. Leviamo in alto il pane e il vino e consumiamoli lasciando briciole e gocce di vino alla Terra.
Felice raccolto a tutti voi )O(
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